Questo blog è stato trascurato per troppo tempo e me ne rammarico, ma la vita di uno studente emigrato in Germania può davvero rivelarsi piena d'impegni. Prometto solennemente di recuperare il tempo perduto e, per farmi perdonare, cercherò di affilare il mio lato critico da vecchia-zitella-acida parente-di-Rostagno e riverserò ettolitri di veleno su tutto ciò che ritengo strambo o quantomeno curioso. In fondo, uno dei piaceri della vita è quello di trasformare la filosofia del disgusto da pensiero astratto a sostanza concreta: nel mio caso, in parole e frasi senza un apparente senso compiuto che siano gradevoli da leggere.
Eccovi, ordunque, qualche aggiornamento random à la (simil) stream of consciousness, ovvero in quella forma letteraria che conobbe una certa fortuna all'inizio del secolo scorso e che quindi chiamare sequela di cazzate non parve molto opportuno:
- da Dicembre ho un lavoro part-time che ha risvegliato il mio lato sadico nei confronti dell'umanità, ma che mi paga l'affitto. Non entrerò adesso nei dettagli, ma sappiate che sono diventato una specie di Spongebob;
- è vero che certi uomini che hanno una soglia del dolore piuttosto bassa, ma altri hanno una soglia della sopportazione altrui quasi inesistente. Io appartengo alla seconda categoria: le mie imprecazioni degli ultimi tempi farebbero diventare le CAPRE di Sgarbi dei timidi agnellini indifesi;
- i Berlinesi si estinguono più velocemente dei panda cinesi;
- se non mangio i quadratini di cioccolata nell'esatto ordine in cui si trovano - da destra verso sinistra - divento pazzo e spero segretamente che esista un disordine mentale che descriva questo stato d'animo, in modo da poter vantare un certo grado di follia bohemienne;
- marzo sarà anche pazzerello, ma aprile è da rinchiudere in manicomio.
Le mie sinapsi minacciano il suicidio se non smetto di scrivere e credo che quelle dell'area che controlla il buon senso l'abbiano già fatto. Cazzi loro.
Buona notte e non fidatevi di quello che avete sotto il letto, per nessun motivo.
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