
Ai tedeschi piace grosso.
Inutile dirlo con ambigui giri di parole, scomodando vecchi modi di dire o cortesi eufemismi che fanno arrossire le guance: ai tedeschi piace DAVVERO grosso, il ché vuol dire enorme e spropositato.
Ora, onde evitare denunce congiunte da parte del Codacons e del Moige e considerato che le mie finanze non mi permettono di assumere avvocati quali Giulia Bongiorno (peraltro già impegnata a difendere Raffaele Sollecito e Foxy Knoxy), cercherò di chiarire la massima precedente per i lettori più pudici.
Immaginiamo di ritrovarci in terra teutonica per un periodo di tempo indeterminato e supponiamo di avere la necessità di andare a fare la spesa al supermercato: gli occhi italici non potranno fare a meno di notare delle notevoli differenze tra i prodotti esposti sugli scaffali del Belpaese e quelli offerti in Germania.
Avete presente, ad esempio, le innocue e tascabili scatolette RioMare? Ecco, qui il tonno si trova esclusivamente in esemplari da 200 kili, immerso in contenitori che sembrano essere stati gentilmente donati dal museo di scienze naturali, naftalina inclusa. Seguendo lo stesso criterio, i deodoranti spray assumono le dimensioni di un estintore (dovesse scoppiare un incendio sono sicuro che non farei altro che attizzare le fiamme), le merendine si vendono in formato "squadra di calcio", le Schnitzel surgelate sembrano delle orecchie d'elefante (con l'otite) e i quaderni per prendere appunti hanno pagine sufficienti per riscrivere l'intera Bibbia (due volte) in protogermanico.
Tali quantità e dimensioni non sembrano essere giustificate dalla prole della famiglia-tipo tedesca (unovirgolaqualcosa secondo il sempre aggiornato 'Novissimo Melzi'): bisogna dunque supporre che qui i pargoli vengano abituati a spalancare le fauci sin dalla tenera età, magari gustando sani omogeneizzati al gusto di 'mandria di gnu che ha ucciso Mufasa del Re Leone' o 'stormo di uccelli migratori dell'ovest'.
Ma si sa, ai tedeschi piace fare le cose in grande. Quando vanno in guerra, ad esempio, non si accontentano di fare qualche strage qua e là, ma sterminano un intero popolo. Se vengono sconfitti, invece, si sdoppiano e pam! ecco due Germanie al prezzo di una. Historia magistrae vitae.
L'unica cosa che proprio non riescono ad includere in questo delirio di onnipotenza è LA PASTA, ostinatamente impacchettata in assurdi formati da 500 e 250 grammi: troppo pochi per uno stomaco italiano.
Per questo ho deciso, miei cari connazionali espatriati, di candidarmi alle prossime elezioni federali per porre fine a questo increscioso problema: del resto, se la Francia ha una première dame italiana, antipatica come la morte e/o come un dito in culo (messo di traverso), perché la Germania non può avere un cancelliere italiano?